Gli ascensori sono una componente essenziale della nostra vita quotidiana. È vero, non possiamo farne a meno perché ci offrono comodità e accessibilità. Tuttavia, per garantire un funzionamento senza intoppi e, più importante ancora, la sicurezza dei passeggeri, la manutenzione programmata è cruciale.
Nei casi in cui si verificano improvvisi malfunzionamenti, è necessario intervenire con la manutenzione straordinaria. In questo articolo, esploriamo il mondo della “Manutenzione Straordinaria Ascensore,” approfondendo la differenza rispetto alla manutenzione ordinaria e rispondendo alle domande più comuni.
Manutenzione ordinaria dell’ascensore vs. straordinaria
La manutenzione regolare non solo prolunga la vita degli ascensori, ma previene anche guasti improvvisi. È un approccio proattivo per garantire la sicurezza dei passeggeri. Per tutti questi motivi, il legislatore ha previsto una normativa apposita, che disciplina gli interventi di manutenzione degli ascensori. Secondo il D.P.R. 162/99, gli interventi di manutenzione periodica dell’ascensore devono avvenire almeno ogni sei mesi. In questo caso parliamo di manutenzione ordinaria del dispositivo.
La manutenzione straordinaria dell’ascensore, invece, viene effettuata quando si verificano guasti improvvisi e i costi per il lavoro del tecnico sono normalmente conteggiati al di fuori degli interventi previsti.
La differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria non riguarda soltanto il tipo di interventi. Dal momento che questi lavori esulano dalla gestione ordinaria, chi paga le spese? Questa domanda viene posta molto spesso nei casi in cui si parla di appartamenti in affitto e di ascensori condominiali.
Prima di scoprire di chi sostiene i costi della manutenzione straordinaria, diamo una definizione di manutenzione ordinaria dell’ascensore.
Cos’è la manutenzione ordinaria dell’ascensore
Come abbiamo già detto nella guida sull’installazione e la manutenzione degli ascensori, quando ci riferiamo alla manutenzione ordinaria, intendiamo gli accertamenti regolari e, quindi, previsti dal contratto di manutenzione, da eseguire almeno ogni 6 mesi. Questi interventi devono avvenire in conformità con le normative vigenti, poiché hanno come obiettivo certificare l’efficienza e la sicurezza del sistema. Qualora specificato nel contratto, potrebbero essere previste ulteriori ispezioni oltre alle due richieste per legge. Durante queste visite aggiuntive, il tecnico svolge sostanzialmente le stesse verifiche sulle componenti dell’ascensore.
L’obiettivo di tali operazioni è garantire la sicurezza e l’efficienza dell’ascensore. Gli interventi di manutenzione ordinaria includono tipicamente il controllo dell’apertura delle porte, delle serrature, delle funi, del paracadute, dei freni d’emergenza, della puleggia, delle guarnizioni e dei pattini dell’arcata. Inoltre, sono comprese operazioni di pulizia e lubrificazione dei vari componenti.
Nel caso in cui emergano componenti usurati durante queste ispezioni, il tecnico o l’azienda sono tenuti a procedere con la riparazione o la sostituzione. Questa fase è generalmente definita come manutenzione preventiva e, in effetti, è ordinaria poiché mira esclusivamente a mantenere efficiente l’impianto. Questi interventi possono essere inclusi nel contratto di manutenzione o meno.
Una manutenzione preventiva scrupolosa e regolare, solitamente, assicura una durata maggiore delle componenti principali e rende l’impianto più sicuro.
La manutenzione straordinaria dell’ascensore
Come abbiamo detto, un intervento su un ascensore si definisce di manutenzione straordinaria, quando si verifica un guasto o un malfunzionamento improvviso del dispositivo. Cerchiamo di capire come vengono ripartite le spese nel caso in cui si verificasse il guasto di un ascensore condominiale.
Indubbiamente, chi possiede una casa indipendente o una villa con ascensore privato è consapevole che deve assumersi integralmente tutti gli oneri finanziari connessi alla riparazione dell’impianto. Per coloro che risiedono in un condominio, invece, la situazione è leggermente diversa e richiede una maggiore analisi.
L’articolo 1123 del codice civile recita:
“Le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell’edificio, per la prestazione dei servizi nell’interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione (1104, att. 68 e seguenti). Se si tratta di cose destinate a servire i condomini in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno può farne…”
In sostanza la legge ci dice che quando si tratta di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’ascensore, la distribuzione delle spese deve avvenire tra tutti i condomini in proporzione all’utilizzo che ciascuno ne fa, considerando il piano e le dimensioni dell’abitazione. Chi risiede ai piani più elevati, naturalmente, contribuirà con una percentuale maggiore, sfruttando maggiormente l’ascensore. Coloro che abitano al piano terra, di solito, sono esentati da tale contributo in quanto non necessitano dell’utilizzo dell’ascensore.
Non dimentichiamo, però, la sentenza della Cassazione (Cass. civile, sez. II, 23.12.2011, n. 28679): è possibile derogare al criterio legale di ripartizione delle spese stabilito dall’art. 1123 c.c. e decretare, ad esempio, che le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di ascensore siano a carico anche delle unità immobiliari che non usufruiscono del servizio, se ciò è previsto da un regolamento condominiale o da una delibera assembleare adottata e approvata da tutti i condomini, e se è stato richiamato nell’atto di acquisto dell’immobile.
Nel caso di appartamenti in affitto, le spese di manutenzione ordinaria sono solitamente a carico degli inquilini, poiché sono loro a usufruire del servizio dell’ascensore, mentre le spese straordinarie sono generalmente a carico del proprietario.
L’importanza di affidarsi a dei professionisti
La manutenzione ordinaria e straordinaria degli ascensori è un aspetto cruciale per garantire che questi dispositivi siano sicuri, efficienti e conformi alle normative. È importante riconoscere quando è necessaria e affidarsi a professionisti qualificati per eseguire questi lavori. La sicurezza deve essere sempre la priorità principale in ogni intervento di manutenzione straordinaria, assicurando un ambiente più sicuro per chi utilizza l’ascensore e mantenendo la sua efficienza nel tempo.
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